Il Cerchio Magico: la Wicca lo ha davvero ereditato dalla “magia cerimoniale”?
“Magia cerimoniale” è un termine spesso usato in maniera impropria, per riferirsi alla tradizione magica – comunque varia – dei grimori, o in maniera più specifica per parlare della tradizione magica salomonica. In realtà, “magia cerimoniale” è un termine ombrello nel quale si includono alcuni protocolli magici presentati nei grimori e alcuni aspetti della tradizione magica salomonica, ma che di per sé è ben più ampio e indica un modo specifico di organizzare il rituale ed eseguirlo. La magia cerimoniale è caratterizzata da un forte accento sulla proceduralità e, dal punto di vista esoterico, dall’utilizzo delle corrispondenze per definire ogni singolo dettaglio – dalla posizione che le stelle devono avere nel cielo, alla fattura dell’ultimo e più inutile degli strumenti (ammesso che, a quel punto, ci sia davvero uno strumento “inutile”).
Oltre che da questa introduzione, vorremmo partire da una domanda:
possiamo davvero affermare che la Wicca sia “magia cerimoniale” (termine improprio, ricordiamolo) soltanto perché mutua vagamente elementi simbolici, strumenti e la struttura generale di alcune procedure della magia cerimoniale sviluppatasi sulla base dell’Ermetismo?
Uno sguardo alla retrogradazione dei pianeti e alla leggenda del terribile Mercurio retrogrado
Ogni volta che Mercurio diventa retrogrado, soprattutto in coincidenza con altri pianeti, inizia l’allarmismo:
“Non fate niente di importante, in questo periodo, perché andrà tutto male!”
“Attenzione, Mercurio retrogrado rende contorte le comunicazioni, non iniziate nuove frequentazioni e non mandate documenti legali!” – Giove e Venere guardano perplessi.
“Non devi assolutamente fare rituali quando anche solo uno dei pianeti è retrogrado, e se è Mercurio non fare proprio niente, non pensare neanche alla magia!”
“Cataclismi in arrivo!”Magia Rinascimentale: influssi culturali e formazione della Tradizione Magica Europea
Prestiamo sempre un’enorme attenzione alle fonti e all’evoluzione del pensiero magico nei secoli, un po’ per scetticismo verso gran parte della Magia Contemporanea, un po’ perché riteniamo importante riscoprire e valorizzare le radici del pensiero Magico Europeo. Se è normale che la tendenza psicologica sia quella di ritenere più “potente” o “interessante” ciò che ci è culturalmente distante, e che percepiamo come esotico perché avulso dalla cultura in cui siamo immersi, è parimenti importante non dimenticarsi le proprie radici, utili soprattutto a comprendere da dove la pletora di autori moderni ha tratto le idee che nei propri testi presenta mutilate, e andare in tal modo a ricostruirle nella loro integrità – per poi scegliere quale modo di applicarle sia più congeniale al proprio intendimento della Magia.
Le Terre di Cimitero e Sepoltura
Vista la grossa confusione che abbiamo rilevato in diversi contesti riguardo il lavoro nel cimitero, la terra di cimitero, la terra di sepoltura, le pratiche necessarie a raccoglierle e il senso dell’averle fra gli strumenti a disposizione tanto per la pratica devozionale che per quella magica, abbiamo ritenuto necessario un articolo chiarificatore – che da un lato fornisca delle informazioni basilari, e dall’altro rompa questo alone di silenzio e queste mistificazioni, che ridicolizzano un tema rilevante tanto nella pratica della stregoneria, quanto della magia cerimoniale.