Variabili nei riti d’amore e classificazione metodologica
“Voglio un rito d’amore!” – non vuol dire niente.
In realtà vale un po’ per tutti i rituali: se non si specifica lo scopo, ci si sta riferendo soltanto a una categoria. Insomma, “voglio un rito d’amore” non vuol dire molto di più di “ehi, mi consigli un rituale di magia nera?”. Se bocciamo o critichiamo questo tipo di richiesta (perché la magia non ha colore, ok, ma anche) perché è troppo vaga, vale di sicuro lo stesso quando si parla di “rituale d’amore”.
O si usa la categoria come contenitore generico, oppure la richiesta funziona poco. La Magia ha bisogno di precisione da orologiaio: tutto il rituale ruota intorno allo scopo, all’intento specifico, alla situazione reale, senza che niente venga lasciato a interpretazioni arbitrarie e aleatorie.
Biomimesi, la scienza dello Sciamano
Iniziamo con una citazione:
La biomimesi è la scienza e l’arte di risolvere i complessi problemi dell’uomo, traendo ispirazione e insegnamento dalla Natura: dagli aborigeni che realizzarono i primi boomerang – meravigliose copie delle ali degli uccelli – al modo in cui modelliamo la ceramica come una vespa vasaia costruisce il suo nido.
da Nessuna linea retta, di J. Harman