La bottiglia della strega: fonti e significati
La bottiglia della strega è un artefatto magico piuttosto noto nella magia moderna, proposto e riproposto in molte varianti in libri che parlano di diverse tradizioni magiche. Raramente gli autori si soffermano però ad analizzare il meccanismo per cui questo tipo di oggetti risulta efficace, e ancora meno gettano uno sguardo su quella che è la realtà storica che riguarda questa prassi. Il risultato è che, da un lato, la pratica viene volgarizzata e snaturata, e dall’altro ritenuta a tratti ridicola perché destoricizzata, e non calata in alcuna realtà tradizionale, folkloristica e geografica. In verità, a tutti i detrattori della bottiglia della strega, è importante ricordare fin da subito che questa pratica affonda le radici nella stregoneria europea, con modelli simili a quelli rintracciati in altre parti del mondo, al punto da essere ampiamente nota e diffusa anche fuori dall’Inghilterra, ritenuta la culla di questa tecnica. Ciò non vuol dire però che quanti criticano le molte modernizzazioni, spesso lontane dai modi e dagli scopi tradizionali, non abbiamo in parte ragione quando affermano che alcune delle tecniche riportate in certi libri (non soltanto di autori wiccan) sono assolutamente non tradizionali, lontane per scopi e modi, e spesso corruzioni inadatte alla creazione dell’artefatto in questione.
Reiki: una riflessione critica
È capitato diverse volte che, nel gruppo di Nexus Arcanum, emergessero discussioni sul Reiki, con confronti spesso aspri sulla sua validità, non solo medica, ma prima di tutto tradizionale di una disciplina oggigiorno cavallo di battaglia di molti operatori olistici. Poiché questa volta il gruppo si è mosso nel senso di una discussione più ampia del mero si/no, incentrando il confronto e lo “scontro” su dubbi direttamente legati a quei criteri di tradizionalità necessari a validare una disciplina dal punto di vista esoterico, abbiamo deciso di raccogliere il tutto in un unico articolo organico, summa dei diversi interventi e considerazioni emerse, in modo da poter condividere anche con esterni le riflessioni condotte in quello spazio privato. Perciò ringraziamo tutti gli utenti intervenuti, qualsiasi parere abbiano espresso: non vi menzioneremo direttamente per ragioni di privacy, ma a voi va la nostra gratitudine per averci dato spunti su cui riflettere e la spinta a scrivere un articolo rimandato per molto tempo.