Opopanax (Mirra dolce)

3,7513,50

DOMINATA DAL SOLE E MARTE

PROTEZIONE + BANDO + PURIFICAZIONE
MEDITAZIONE + INTROSPEZIONE
CONOSCENZA + ELEVAZIONE

Descrizione

Opopanax, Commiphora guidottii, proveniente dalla Somalia e dall’Etiopia.

L’opopanax ha subito molte mistificazioni nel corso dei secoli, ed è stato confuso con altre resine o sostanze impiegate in profumeria, al punto che oggigiorno spesso si trova in commercio una cosa per l’altra.
L’opopanax è una resina derivata dalla Commiphora guidottii, una specie imparentata con la Commiphora myrrha, dalla quale si estrae la più comune “mirra”, appunto. L’opopanax, proprio perché imparentato con la mirra, si potrebbe trovare in commercio con il nome di “mirra dolce”, per via del profumo ben più dolciastro rispetto alla resina della Commiphora myrrha, e con un leggero sentore mielato.

L’opopanax potrebbe essere estratto anche da altre specie di Commiphora: quello proveniente dalla Somalia e dall’Etiopia viene tratto dalla C. guidottii, ed è considerato il vero opopanax; quello che proviene da Kenya, Arabia Saudita, ma anche da Somalia ed Etiopia (anche se in minor quantità) appartiene alla C. erethraea; e si preleva anche dalle essudazioni resinose della C. kataf, C. holtiziana e C. pseudopaoli, per quanto queste tre varietà siano quelle di minor qualità.

La dicitura corretta è opopanax e non opoponax, come viene talvolta trovata in commercio, poiché questa seconda dicitura è riferita a un altro prodotto usato in profumeria, cioè il bisabolo.
Inoltre, anticamente l’opopanax era chiamato anche hadi, e questo ha generato confusione con un’altra resina, l’hagar, che ancora si trova in commercio scambiata per opopanax.

Si distingue facilmente dalla resina della Commiphora myrrha per via dell’assenza di frammenti traslucidi e vetrosi, caratteristici della mirra. L’aspetto dell’opopanax è infatti più sabbioso.

Il nome “mirra” deriva dall’Aramaico “murr”, che significa “amaro”, una parola che si trova identica anche in Arabo. In Antico Ebraico troviamo la parola “mor”, dal verbo “marar” ovvero “essere amaro”. Il Semitico “marar” diventò un prestito linguistico nella mitologia Greca, che nominò Myrrha o Smyrne la a madre di Adone, trasformata in un albero di mirra dagli Dei, dopo che sedusse suo padre. Quindi, in formadi pianta, diede alla luce Adone, e la leggenda racconta che le sue lacrime amare divennero l’essudato resinoso della pianta di mirra. Naturalmente Adone è la forma Ellenica del Fenicio “Adoni”: il culto di Adone arrivò in Grecia soltanto durante il VI secolo a.C. attraverso Cipro, ma la sua origine va rintracciata nel più antico culto Babilonese di Tammuz.
In Grecia, la parola “múrn”, a cui è legata anche “mūrra” (mirra), significa “profumo”: questa resina era infatti considerata uno degli odori più desiderabili, molto più preziosa dell’olibano.
In precedenza, anche nell’Antico Egitto, la mirra era considerata un prezioso ingrediente e il suo profumo considerato divino. Era coinvolta nel processo di mummificazione, usata come una comune offerta ai Morti e agli Antenati, o come profumo amaro e medicina, grazie alle molte proprietà della sua tintura. Inoltre, era un degli ingredienti principali del kyphi, l’incenso templare di cui sopravvivono molte ricette.

L’opopanax è governato da Marte e dal Sole, per via del suo aspetto sabbioso e giallastro. Ha poche virtù curative, ma tiene lontano mosche e parassiti, perciò in Somalia ed Etiopia le è sempre stato attribuito un valore protettivo. Si utilizza anche per le operazioni di bando e per scacciare spiriti ed energie malevole. Inoltre, favorisce la meditazione e aiuta ad acquisire conoscenza.

Informazioni aggiuntive

Peso 0100 kg
Dimensioni 10 × 10 × 10 cm
Option

25gr, 50gr, 100gr

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