ABOUT

Nexus Arcanum nasce dall’incontro della passione dei suoi fondatori, nel Gennaio del 2016, con l’intento di creare un portale di informazione non solo esoterica, ma anche storica e antropologica, che potesse aiutare tanto le persone già parte dell’ambiente nella loro ricerca e approfondimento della propria pratica, tanto i neofiti, fornendo basi concettuali utili a sbrogliare la complicata matassa di informazioni, spesso parziali, presenti sul web.

L’intento si è poi ampliato con la creazione di un negozio online che fornisse sia strumenti rituali preparati secondo le regole dell’Arte, sia materiali grezzi per la propria pratica. L’attenzione è sempre stata rivolta alle materie prime di alta qualità e rare, cercando di rispondere alle esigenze di un ambiente sfaccettato e multiforme, senza mai dimenticare che, nonostante le innumerevoli differenze, tutti siamo foglie e rami dello stesso albero, l’Arte, e accomunati dalla spinta verso il Trascendente.

Abbiamo sempre posto il massimo riguardo per creare una community sana, dove il confronto fosse sì all’ordine del giorno, ma trasparente ed educato, non tollerando l’atteggiamento impositivo al di sopra delle fonti o fuorviante dettato dall’influenza della New Age sul Paganesimo, sulla Religioni Alternative e sull’Esoterismo in generale. Per fare questo, abbiamo sempre invitato a sottolineare non soltanto i punti d’unione, ma anche e soprattutto le differenze, ritenendole fonte di identità e unicità.

Nel Marzo del 2020, siamo riusciti a concretizzare un progetto ambizioso, sul quale stavamo lavorando da tempo, il “podcast di Nexus Arcanum”, oggi distribuito su tutte le maggiori piattaforme, da Anchor a Spotify, con il nome di “Let’s speak magick”. Ad oggi, il podcast di esoterismo più grande e importante d’Italia, in termini di ascolti, ore e numero di puntate. Nel tempo, si sono uniti a noi diversi speaker, che ci hanno accompagnato in questo lungo viaggio di divulgazione, nel quale ogni puntata è stata dedicata all’analisi di un argomento inerente la storia o la filosofia dell’Arte, ad un aspetto del Paganesimo contemporaneo e dei culti antichi, ai vari tipi di pratica e tecnica, e a confronti trasversali fra praticanti di varie Tradizioni e discipline.

In contemporanea al podcast, abbiamo avviato un’offerta formativa basata su conferenze, workshop e corsi online per poter raggiungere un pubblico distribuito in tutta Italia (e, in alcuni casi, nel mondo), al quale l’intento non è mai stato quello di insegnare tecniche in modo sterile, ma trasmettere un tipo di pensiero magico che permettesse loro una pratica autonoma, declinata nelle varie Tradizioni, senza la necessità di essere forzatamente incanalati in un modello religioso, simbolico o culturale pre-confezionato.

La nostra Volontà è quella di portare avanti il nostro progetto divulgativo, cercando di renderlo sempre più ampio e sfaccettato, aiutando i “praticanti di domani” a formarsi, affinché possano superare chi è venuto prima di loro.

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Dee
Bergamo, 2022

Entrata in contatto da giovanissima con la divinazione, grazie alla bisnonna cartomante e chiromante, che ha trasmesso la passione alla famiglia, inizia a interessarsi di cartomanzia e praticarla fin dalla prima adolescenza, e a ricercare la propria strada all’interno del grande bacino delle “spiritualità alternative” attorno ai sedici anni, un periodo in cui internet era agli albori e i forum di esoterismo a metà fra “Giovani Streghe” e ricercatori autentici.
La divinazione è uno degli aspetti che la accompagna in tutto il suo percorso, partendo dalla cartomanzia e dalle Sibille ereditate dalla bisnonna, arrivando alla Geomanzia medievale europea e alle tecniche di divinazione estatica di radice sciamanica, delle quali si interessa e ormai pratica ormai da anni.
Si avvicina da adolescente al Reiki, con un’esperienza estremamente traumatica e segnante. A più riprese, fino ai 25 anni, esplora non soltanto l’ambiente del Reiki, ma in generale quello della New Age.
Con la maggiore età, scopre una delle sue passioni principali, la PNL, seguendo diversi corsi della Roberto Re Leadership School, molti anni più tardi rivelatisi fra gli strumenti più utili per costruire la propria personale relazione con il pubblico di Nexus Arcanum. È sua convinzione infatti che svolgere una divinazione non sia soltanto una fredda interpretazione dell’oracolo, ma la creazione di una connessione con l’altro, che lo aiuti a trovare nell’interpretazione dei simboli degli strumenti pratici per cambiare la propria vita.
Attorno ai 25 anni, dà un’ultima possibilità all’ambiente New Age, frequentando alcuni corsi e acquisendo una serie di attestati, rendendosi presto conto che non avrebbe trovato lì la propria strada.

Si avvina progressivamente allo Sciamanesimo, prima Transculturale per mezzo di alcuni seminari e incontri e poi, con l’incontro con l’uomo che sarebbe diventato il suo Maestro, il suo campo di interesse si focalizza sullo Sciamanesimo di matrice nordeuropea, e sulla Tradizione Norrena. Queste due aree diventano uno dei fulcri dei suoi studi e il cuore della sua pratica. Il primo importante insegnamento che le viene impartito riguarda la creazione del tamburo sciamanico, momento che si rivela quasi estatico e un vero colpo di fulmine che, negli anni, la porta ad approfondire un’arte antichissima.
Attraverso questa “chiamata” e questa guida, approfondisce sempre di più lo studio sistematico, basato su fonti accademiche, degli elementi transculturali presenti nello Sciamanesimo e le diverse forme che questa tecnica assume nei diversi popoli; e le pratiche legate al cambiamento della forma (dell’anima), o shapeshifting, presso vari contesti culturali e nel bacino della migrazione dei Proto Indo-Europei.
Un altro campo di grande interesse è la Necromanzia, in particolare quella legata ai popoli Proto Indo-Europei e nella quale si riflettono aspetti delle credenze sciamaniche.
Attraverso varie amicizie nel mondo, nel 2016, conosce il Vodou di New Orleans, e successivamente quello di Haiti, ed entra in contatto con le pratiche raccolte sotto il termine ombrello di “culti para-africani”, dai quali poi nascerà il libro “Gli Spiriti dell’Africa nelle Americhe”, scritto in collaborazione con Emeth, frutto di un interesse e di un dialogo instaurato con amici e praticanti di queste Tradizioni, e auto-pubblicato con l’intento di combattere la tendenza italiana (ma europea in generale) di appropriarsi e usurpare un culto con radici profondissime, e ancora vitali.

L’impegno di divulgazione di Dee si concentra soprattutto sulla Tradizione Norrena, che più di altre necessita di un attento lavoro di recupero delle fonti antiche e di una ripulitura dalle maschere cristiane acquisite tramite gli scritti Medievali; e sullo Sciamanesimo, senza perdere d’occhio gli insegnamenti e l’utilità della PNL per veicolare concetti che da un lato conducono ad esperienze spirituali e allo sviluppo della gnosi del singolo, ma che dall’altro riguardano, in modo più immediato, come ognuno impara a costruire il proprio rapporto con il mondo. Insieme a Emeth, si occupa del recupero delle leggende e delle tradizioni locali dell’area lombarda.

Dal 2018 ha sviluppato un’intensa passione per la scultura, che si è poi traslata nella pratica personale, approfondendo varie tecniche telestiche per la creazione di oggetti votivi e statue di culto.

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Emeth
Bergamo, 2022

Incontra la Necromanzia e le tecniche mistiche da molto giovane, quando quasi per sfida intellettuale inizia ad interessarsi di Alchimia durante i suoi studi come perito chimico. Nello stesso periodo, entra in contatto con un Maestro che la inizia a pratiche orientali, dalle quali si distacca con gli anni perché in realtà lontane dalla sua ricerca spirituale.

Inizia quindi uno studio sistematico delle Tradizioni Magiche Occidentali, concentrandosi sugli scritti dei grandi Ordini, e procedendo a ritroso per comprendere le origini delle varie pratiche.
Innescato dall’interesse per l’Alchimia e dal contatto con l’ambiente delle Vie di Mano Sinistra italiane ai suoi albori, attorno ai vent’anni inizia uno studio sistematico della Kabbalah, partendo da quella Ermetica entrata nell’uso della Magia Occidentale, per arrivare a quella Ebraica, con il fine di comprendere la problematica delle Qliphot e del Male all’interno della loro matrice originaria, l’Ebraismo.

In linea parallela a questo, inizia a studiare le fonti disponibili inerenti la Magia Rinascimentale e Medievale, con attenzione particolare ma non esclusivo per i Grimori. L’interesse per la Necromanzia, si concretizza in un interesse per la Goetia, della quale va a ricercare la radice più arcaica, nel periodo pre-classico della Grecia e nella contaminazione culturale dei Proto-Indoeuropei. Studia con interesse le molteplici forme dell’Arte nella zona del bacino del Mediterraneo, grande crogiolo di influenze, che ha accolto idee tanto ascrivibili allo sciamanesimo, quanto al magismo orientale, in una sintesi mutevole nei secoli, di cui il Rinascimento è solo un distillato.
La volontà di tracciare delle linee di evoluzione e contaminazione attraverso le quali certe idee sono penetrate nella Magia Contemporanea, e in quella del Rinascimento, la porta a interessarsi a uno studio sistematico della storia dell’esoterismo moderno, con un’attenzione crescente per i manoscritti coevi.

L’interesse per la Magia in Europa e per gli insegnamenti dei grandi Ordini, la porta come conseguenza naturale a indagare a fondo la storia e il simbolismo dei Tarocchi; mentre l’indagine delle fonti documentaristiche tardo-medievali, rinascimentali e moderne, porta con sé una passione per il recupero del sapere etnobotanico europeo, affiancato, insieme a Dee, dal recupero degli usi e costumi del territorio lombardo.

L’impegno di divulgazione di Emeth si concentra sulla Magia Rinascimentale, Tardo-Medievale e moderna, attraverso il recupero delle tecniche presentate in manoscritti e diventate parte del canone della Magia Occidentale, volendo restituire contesto e coerenza a ciò che viene presentato in modo censurato o distorto in molti testi di magia contemporanei. Saltuariamente, si occupa di divulgazione di argomenti inerenti la Kabbalah ebraica.

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